Lo yogurt è un buon probiotico?

Sì. Anche se spesso circola la nozione secondo cui i microorganismi dello yogurt non sarebbero efficaci o sufficienti per svolgere un adeguato effetto probiotico, e molte persone sono convinte che sia necessario ricorrere a specifiche ‘bevande probiotiche’ vendute a caro prezzo, la realtà dei fatti è un’altra.



Milioni di batteri buoni
In Italia, la legge definisce in modo molto rigoroso ciò che può essere venduto come ‘yogurt’. Tale termine è riservato esclusivamente al latte vaccino fermentato con i ceppi di solo due microrganismi: Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus. Essi devono essere ancora vivi e vitali al momento del consumo e fino alla data di scadenza, in quantità di almeno 10 milioni di batteri per millilitro. Più lo yogurt è acido, maggiore è il suo contenuto di lattobacilli e di batteri totali: per avere il massimo contenuto di fermenti lattici vivi, scegliamo perciò uno yogurt bianco naturale e acido!

Gli effetti positivi dello yogurt
Molti studi hanno evidenziato come le persone che fanno un consumo regolare di yogurt hanno nel loro intestino più lattobacilli, che sono tra i microorganismi più favorevoli per la nostra salute intestinale. Allo stesso tempo, i consumatori di yogurt hanno meno entrobatteriacee, batteri associati a uno stato pro-infiammatorio e a un maggiore rischio di malattie croniche.

Si veda ad esempio lo studio di Alvaro et al., Composition and metabolism of the intestinal microbiota in consumers and non-consumers of yogurt, Br J Nutr 2007; e quello di He et al., Effects of yogurt and bifidobacteria supplementation on the colonic microbiota in lactose-intolerant subjects, J Appl Microbiol 2008.



Ma attenzione allo zucchero
Lo yogurt da scegliere è quello bianco, naturale, e non zuccherato. Purtroppo, la grande maggioranza degli yogurt in commercio contiene quantitativi enormi di zucchero aggiunto, soprattutto tra quelli aromatizzati (alla frutta, al caffè, al cacao, al pistacchio, alla vaniglia…). In un singolo vasetto, possono esserci fino all’equivalente di cinque bustine di zucchero aggiunto!Questi prodotti vanno evitati a tutti i costi. Leggiamo sempre l’elenco degli ingredienti, e assicuriamoci che ce ne siano solo due: latte e fermenti lattici!

Fatto in casa, ancora meglio!
Se la legge prevede un contenuto di almeno 10 milioni di batteri vivi, lo yogurt fatto in casa può arrivare a contenerne diversi miliardi. Fare lo yogurt in casa è un’operazione davvero semplicissima, e ancora più semplice se utilizziamo una yogurtiera. Il risultato sarà un probiotico davvero potentissimo!

I bifidobatteri
Pur non rientrando nella definizione legale di yogurt, i latti fermentati con batteri bifidi sono prodotti altrettanto eccellenti. I bifidobatteri, infatti, sono insieme ai lattobacilli tra le specie microbiche più favorevoli per la salute del nostro intestino.

Altri latti probiotici
Si trovano in commercio anche molti drink ‘probiotici’ che contengono ceppi batterici speciali, e spesso brevettati dall’industria, che vantano attività probiotiche superiori. Ad esempio, promettono di offrire maggiore protezione immunitaria. Tuttavia, tali affermazioni sono raramente supportate da un numero sufficiente di studi indipendenti. L’attività probiotica, invece, è indiscussa. Ma rispetto allo yogurt, questi prodotti sono molto più cari. E ancora una volta, attenzione allo zucchero! La quasi totalità di questi prodotti, contengono quantitativi elevatissimi di zucchero aggiunto.

Dr. Stefano Vendrame
Nutrizionista, Fulbright Alumnus,
Ph.D. Scienze della Nutrizione

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