Dieci cose da sapere sull'anguria

Così apprezzata nei mesi estivi perché dolce e succosa, l’anguria è un frutto rinfrescante e dissetante a causa dell’elevato contenuto di acqua: su 100 grammi di anguria, 91 sono di acqua.

Ma siamo sicuri di sapere tutto su questo frutto?



1. Da dove arriva?

L’anguria, o cocomero (Citrullus lanatus), è un frutto molto probabilmente originario dei deserti africani, dove cresceva nelle oasi. L'anguria primitiva era tuttavia un frutto molto diverso da quello che conosciamo oggi: i suoi frutti erano piccoli, delle dimensioni più simili a quelle di una mela, e per nulla dolci: a prevalere erano piuttosto le note amare. Solo con lunghi secoli di selezioni e incroci, l'uomo è arrivato a selezionare dapprima varietà non amare, usate perlopiù come verdura, e infine quelle dolci che conosciamo e apprezziamo oggi.
Gli antichi Egizi la coltivavano nella valle del Nilo già nel lontano 2400 aC, e semi di anguria sono stati trovati nella tomba dell’imperatore Tutankhamon. Al giorno d’oggi, invece, più del 70 per cento della produzione mondiale avviene in Cina, dove ne fanno un grandissimo consumo.

2. Di chi è parente?

Botanicamente appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, come anche il cetriolo. Infatti, se mangiamo la parte dell’anguria più vicina alla buccia, quella quasi bianca che non ha più zucchero, ci accorgeremo che ha un sapore del tutto simile a quello del cetriolo. Anche il melone, la zucca, e la zucchina appartengono a questa famiglia.

3. Perché è rosa?

Grazie all’abbondanza di licopene, lo stesso carotenoide anti-cancro e anti-infiammatorio che tanto apprezziamo nel pomodoro, e che si trova anche in altri frutti come guava, pompelmo rosa e papaya. Il licopene è un potentissimo antiossidante, protegge dal danno causato dagli ossidi di azoto che si trovano ad esempio nell’aria inquinata o nel fumo di sigaretta, e dal danno causato dalle radiazioni ultraviolette. È specialmente protettivo nei confronti del tumore alla prostata, perché tende a concentrarsi in tale tessuto. Inoltre, è fortemente antinfiammatorio, quindi protegge anche dalle malattie cardiovascolari. Infine, secondo alcuni studi più recenti, è anche importante per la salute delle ossa.

4. Contiene altre sostanze benefiche?

Sì. Oltre al licopene, contiene altri due fitocomposti distintivi:
  • la cucurbitacina E, un triterpene spiccatamente anti-infiammatorio, e
  • la citrullina, un amminoacido precursore dell’arginina, e dunque un prezioso alleato nel proteggere le nostre arterie e prevenire malattie cardiovascolari.

5. È vero che è diuretica?

Sì. Non solo perché è fatta per il 91% da acqua, ma anche perché contiene poco sodio e molto potassio. Risultato: un alimento dissetante, idratante, diuretico e anti-ipertensivo.


6. Contiene vitamine e minerali utili?

Oltre al già menzionato potassio, l’anguria è anche una fonte non trascurabile di magnesio, rame, manganese e selenio. Tra le vitamine, spiccano la vitamina C e il beta-carotene, che è precursore della vitamina A.

7. Ha troppi zuccheri?

Cento grammi di anguria contengono circa 6 grammi di zuccheri, 1 grammo di proteine, un po’ di fibra, grassi praticamente zero, e ovviamente zero colesterolo trattandosi di un vegetale. Essendo molto acquoso è anche un alimento poco calorico, con circa 30 calorie su 100 grammi. Ma chi ne mangia solo 100 grammi? Una bella fetta d’anguria pesa sui 250-300 grammi, al netto della buccia, quindi apporta 75-90 calorie, 15-18 grammi di zucchero, e 2-3 grammi di proteine. Si tratta dunque di un un frutto zuccherino che possiamo consumare senza problemi come tutti gli altri frutti, anche tutti i giorni, ma comunque contribuisce al nostro apporto di zuccheri e calorie. Insomma, non è come bere acqua!

8. Meglio a fine pasto o lontano dai pasti?

Dipende dalle nostre priorità. Mangiata lontano dai pasti, si assorbiranno meglio i suoi minerali, vitamine e fitocomposti protettivi. Tuttavia, l’anguria ha anche un indice glicemico abbastanza alto, intorno a 70, quindi i suoi zuccheri vengono assorbiti abbastanza in fretta. Mangiandola a fine pasto quando lo stomaco è pieno, si avrà dunque un effetto più smorzato sul rilascio di insulina.

9. Si può mangiare la buccia dell’anguria?

Scoprilo leggendo questo articolo.

10. Si possono mangiare i semini neri dell’anguria?

Scoprilo leggendo questo articolo.

Dr. Stefano Vendrame
Nutrizionista, Fulbright Alumnus,
Ph.D. Scienze della Nutrizione

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Nutrizionista, Fulbright Alumnus,
Ph.D. Scienze della Nutrizione

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