Stinky tofu

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Note preliminari

Il tofu non è un alimento probiotico né fermentato, ma può essere fatto fermentare in diversi modi, e trasformato così in alimento probiotico.
Lo stinky tofu è il prodotto di una fermentazione acido-lattica a carico dei cubetti di tofu, secondo una procedura molto diffusa in oriente.

Ingredienti

  • Tofu compatto
  • Salsa di pesce
  • Aglio
  • Zenzero
  • Semi di senape
  • Semi di finocchio

Procedimento

1

Tagliare a cubetti un blocchetto di tofu compatto

2

Sbucciare e tagliare a pezzetti qualche spicchio d’aglio e dello zenzero fresco

3

Preparare in un barattolo di vetro una salamoia con una concentrazione di 20 grammi di sale marino integrale per ogni litro d’acqua. Agitare bene il barattolo o mescolare con una bacchetta fino a completo scioglimento del sale.

Nota

La quantità di salamoia dovrà essere sufficiente a ricoprire interamente gli ingredienti. Ad esempio, se occorrono 250 mL di salamoia, si scioglieranno nell’acqua 5 grammi di sale.

4

Aggiungere alla salamoia un cucchiaio di salsa di pesce fermentata (salsa di pesce, salsa di gamberetti, salsa di ostriche…) e stemperare bene.

5

Aggiungere alla salamoia il tofu, lo zenzero, l’aglio, un cucchiaio di semi di senape e un cucchiaio di semi di finocchio.

6

Schiacciare il tutto con un peso in modo che gli ingredienti restino completamente immersi nella salamoia, senza venire a galla.

7

Tappare il barattolo e lasciar fermentare a temperatura ambiente ricordandosi ogni tanto di svitare e riavvitare il tappo per far uscire l’anidride carbonica che si forma durante la fermentazione.

Nota

La formazione di bollicine quando si scuote il barattolo, e la trasformazione della salamoia da limpida a opalescente, sono segni che la fermentazione è in corso e procede bene.

8

Dopo un paio di settimane, procedere all’assaggio. Se il sapore è gradito, trasferire in frigo per rallentare la fermentazione. Se si desidera un sapore più intenso, lasciar proseguire la fermentazione a temperatura ambiente per altre due, quattro o anche sei settimane.

Nota

In frigo si può conservare per almeno un anno.

Come si consuma?

È ottimo da mangiare come tale, su un crostino o come condimento di un’insalata.

Dr. Stefano Vendrame
Nutrizionista, Fulbright Alumnus,
Ph.D. Scienze della Nutrizione

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