Kanji

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Note preliminari

Il kanji è una tipica bevanda tonica fermentata di origine indiana, che si beve tradizionalmente durante la tradizionale festa di primavera (holi). Gli ingredienti caratteristici sono le carote viola come verdura da fermentare, e i semi di senape per aromatizzare. Spesso, insieme alla senape di utilizza cone aromatizzante anche l’asafoetida (heeng).
Se si hanno a disposizione solo carote rosse, arancioni o gialle, si può aggiungere qualche pezzetto di barbabietola per ottenere la tipica colorazione viola.

Ingredienti

  • Carote viola
  • Semi di senape
  • Sale marino integrale
  • Asafoetida (opzionale)

Procedimento

1

Lavare, spazzolare e asciugare bene le carote viola. Non è necessario sbucciarle.

Nota

Utilizzare due-tre carote per ogni litro di acqua.

2

Tagliare a striscioline per il lungo.

3

Preparare in un barattolo di vetro una salamoia con circa 5-10 grammi di sale marino integrale per litro di acqua. Agitare bene per disciogliere il sale nell’acqua.

4

Pestare i semi di senape in un mortaio, oppure molto velocemente in un tritatutto, per ottenere una triturazione grossolana.

5

Aggiungere le carote, i semi di senape e, se si desidera, l’asafoetida al barattolo con la salamoia.

6

Mettere un peso in cima per mantenere le carote completamente immerse nella salamoia.

7

Chiudere il barattolo col coperchio e lasciar fermentare a temperatura ambiente per circa una settimana.

Nota

La preparazione tradizionale prevede di lasciare il kanji, durante il giorno, esposto alla luce del sole.

8

Ogni giorno, aprire il barattolo, dare una mescolata con una bacchetta di legno e richiudere.

9

Al termine del periodo di fermentazione filtrare il liquido, imbottigliarlo e conservarlo in frigo.

Nota

In frigo, la fermentazione proseguirà lentamente e il kanji diventerà sempre più buono. Si conserva per alcuni mesi.

Nota

Le carote possono essere recuperate e utilizzate come pickles, da sole come snack o aggiunte alle insalate.

Nota

In India, spesso si serve tutto insieme come mangia-e-bevi, senza filtrare: in questo caso si mettono alcune striscioline di carota in una tazza, e poi si copre con un mestolo del liquido misto ai semi di senape. A volte si completa anche con qualche pallina di boondi dolce.

Quanto berne?

Come tutte le bevande toniche di verdura fermentata, non si tratta di una bevanda da bere a bicchieroni, ma va considerata come un tonico virtuoso e probiotico da sorbire con regolarità ma in piccoli quantitativi. Indicativamente, la dose corretta può essere individuata in un mezzo bicchiere o due tazzine da caffè (circa 100 mL) al giorno.

Dr. Stefano Vendrame
Nutrizionista, Fulbright Alumnus,
Ph.D. Scienze della Nutrizione

Appunti di cucina

Questa ricetta fa parte del progetto

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